domenica 10 gennaio 2010

ACCORDO RAGGIUNTO PER GLI OPERAI YAMAHA


Inizio questo nuovo anno riprendendo un fatto lasciato in sospeso alla fine del 2009.
Dopo una lunga trattativa, si è giunti ad un accordo per i 66 dipendenti della Yamaha di Gerno di Lesmo, che rischiavano di iniziare il nuovo anno senza nessuna prospettiva lavorativa.
Di certo non si può dire che tutto sia stato risolto, ma i lavoratori della divisione produttiva (in totale 47) hanno ottenuto la cassa integrazione di 12 mesi, rinnovabile per altri 12; quelli del reparto commerciale invece, la cassa integrazione per 1 anno.
Il sistema inizierà dall'11 gennaio 2010.
Saranno dati 11mila euro come incentivo per chi lascerà l'azienda entro 4 mesi, 8mila euro invece per chi lascerà l'azienda entro 24 mesi.
Oltre a questo, la Yamaha anticiperà 6 mesi d'indennità Inps.
Le fonti dicono che gli operai hanno dato in gran parte il loro assenso al risultato, 2 i contrari e 3 gli astenuti.
Un'ulteriore notizia positiva è data dalla prospettiva che il sito industriale venga convertito alla produzione di auto elettriche, salvando così le competenze e il futuro degli sfortunati operai.
Analizzando il fatto, posso dire che un passo avanti è stato fatto; di certo non si parla di grandi cifre e prospettive estremamente solari. Non credo che la trattativa risolva definitivamente i problemi delle diverse famiglie colpite dalla disoccupazione, ma mi sento di dire che comunque è entrato in funzione un sistema di assistenzialismo che rende meno drammatica la situazione. I primi commenti su internet dicono che non è stato fatto nulla e che tutto è una farsa; ricordiamoci però che la crisi ha colpito forte e che se uno stabilimento decide di chiudere non ci sono molte alternative. Soprattutto in un periodo come questo.
La speranza è davvero che lo stabilimento possa essere riconvertito e che i 66 dipendenti possano essere rivalorizzati. Come lavoratori e come uomini.
E continuo a ricordare il silenzio totale del "campione" Valentino Rossi.
Che spettacolo.


Qua di seguito uno spezzone del discorso di Gigi Redaelli, segretario della Fim Cisl, che illustra ai lavoratori l'accordo, raggiunto durante la trattativa che lui stesso ha seguito.


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