venerdì 25 giugno 2010

MONDIALI 2010: BERLUSCONI ATTACCA LIPPI


All'indomani della disfatta di Slovacchia - Italia, che ha visto l'eliminazione della nostra Nazionale dalla Coppa del Mondo sudafricana, non sono mancate le polemiche nei confronti del ct Marcello Lippi e delle scelte tecniche da lui adottate.
Dure e pesanti sono state le critiche del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che in un'intervista ha espresso tutte le sue perplessità nei confronti del tecnico di Viareggio.
Di seguito la dichiarazione:

«Per amor di patria sto zitto. Perché mi sono veramente... Mi sono dispiaciuto ma anche indignato. Si poteva vincere assolutamente, si doveva vincere. Ma non era possibile non vedere certe cose che accadevano sul campo e a cui si doveva mettere rimedio. No, no, riguardo alla conduzione della nostra Nazionale. Ma non si può lasciare la fonte di giuoco con Hamsik libero di essere l'iniziatore di tutte le azioni avversarie senza mettergli, negli ultimi minuti almeno, uno che lo anticipasse. A destra, a sinistra, son partite dal suo piede le azioni pericolose che poi hanno portato a fare il gol. Era una cosa che guardando la partita non si poteva non vedere. Un dilettante l'avrebbe visto e avrebbe vinto se si fosse fermato Hamsik con uno che lo anticipasse e lo marcasse da vicino. I nostri giocatori galleggiavano a cinque, quattro metri di distanza da lui. 
Non era possibile che un allenatore, professionista, non vedesse una cosa del genere. Io non so, non lo so, ma è una cosa indegna. Quello che ho visto ieri sera è stato indegno. Mi aggiravo su e giù, dico: ma non vedete, ma non capite, ma è possibile, ma cribbio, non lo so.
Avremmo vinto, bastava questo, tutto lì. No, c'è soltanto il fatto che uno o ha acutezza e intelligenza o non ce l'ha. Tutto qui.
Con me allenatore, l'Italia avrebbe vinto la Coppa del Mondo
Incerta, a questo punto, la futura panchina di Cesare Prandelli.

Qua alcune immagini del dopo partita:

giovedì 24 giugno 2010

99 AMARANTO


Ancora calcio, un'altra storia che fortunatamente fa bene a questo sport.
99 Amaranto è un film documentario che parla della carriera dell'attaccante Cristiano Lucarelli e dell'impresa del ritorno in Serie A del Livorno, che l'ha visto protagonista; rinunciando al famoso miliardo offerto dal Torino, Lucarelli ha scelto di bruciarsi (potenzialmente) la carriera, solo per poter vestire la maglia del Livorno, andando a giocare in una serie minore e dimezzandosi lo stipendio.
Il film è liberamente tratto dal libro Tenetevi Il Miliardo, scritto da Carlo Pallavicino, procuratore di Cristiano Lucarelli, edito da Baldini Castoldi Dalai Editore; girato da Federico Micali e prodotto da L'Occhio E La Luna, è uscito in allegato all'omonima rivista nel 2007.
99 Amaranto racconta un sogno: il sogno di un bambino che comincia a giocare a calcio, è bravo, cresce, fa carriera, ma rinuncia alla stessa per esaudire il desiderio di giocare nella squadra della sua città natale, coltivato dai primi calci al pallone. Salvandola da anni di oblio nelle serie minori, portandola in Serie A.
Non solo, in questo docu-film si vede l'annullamento del denaro, come valore principale su cui basare una propria carriera calcistica; la maglia, la bandiera, la propria terra, diventano priorità per Cristiano Lucarelli, che fa vedere un lato umano ed emotivo che mancano alla maggior parte degli attuali giocatori.
La conferma si ha, quando nel film racconta di aver rinunciato all'offerta di 9 milioni di euro per tre stagioni, dallo Zenit di San Pietroburgo; tutto questo dopo il primo campionato in Serie A.
A fare da cornice alle vicende del bomber livornese, un grosso spaccato della realtà di Livorno: si va dalla storia, al porto, agli scioperi dei lavoratori, alla curva dello stadio. Dalla pellicola si ha l'immagine di una città unita, di un posto in cui tutti cercano di vivere in un clima positivo, di un luogo in cui lo stadio e il lavoro dei portuali interessano tutta la gente.
Protagonista ovviamente Cristiano Lucarelli, con interviste a Carlo Pallavicino, a parenti e amici del calciatore.
Valida la colonna sonora, con brani ad esempio di Los Fastidios e Banda Bassotti, interessante la questione dei diritti del film, che prevede un uso libero ai fini non commerciali, grazie alla licenza flessibile Creative Commons; inoltre, parte del guadagno ricavato dalla vendita sarà devoluto a al sostegno della campagna per l'accesso ai farmaci essenziali di Medici Senza Frontiere e alle attività di Un Ponte Per.
Sinceramente io ho scaricato 99 Amaranto dalla rete, ma penso che a breve lo comprerò originale; il prezzo è di 10 € più spese di spedizione ed è acquistabile direttamente sul sito del film.
Da vedere sicuramente. Una pellicola adatta a tutti, amanti del calcio e non.
Qua si parla di un sogno, di un bisogno primordiale dell'uomo: tirare un calcio a un pallone.
C'è chi lo fa rincorrendo i soldi e la fama, c'è chi decide di rinunciare a tutto questo, per l'amore della sua squadra.



Qua il link al sito di 99 Amaranto

domenica 20 giugno 2010

OBERDAN BEZZI: IMMEDESIMARSI NEI MOTOCICLISTI


Questo secondo appuntamento con le interviste è dedicato a Oberdan Bezzi, designer italiano di motociclette.
Persona molto gentile e disponibile, colpisce il mondo motociclistico con i suoi progetti che, di tanto in tanto, appaiono sul suo blog personale, Motosketches, molto spesso raccogliendo più consensi dei modelli presenti sul mercato.
Sedetevi, rilassatevi e godetevi la conversazione.

1) Salve Oberdan, io ti ho scoperto un po' di tempo fa, grazie al bellissimo blog Motosketches; cosa rappresenta questo spazio a Oberdan Bezzi e cosa dovrebbe essere per tutti gli appassionati di moto che ci capitano?

Motosketches per me rappresenta uno svago, un attimo di libertà dai vincoli che la mia professione mi presenta quotidianamente. Quando qualcuno mi commissiona un lavoro, mi dà ovviamente i suoi input e in qualche maniera, pone dei paletti alla creatività dovuti giustamente alle esigenze più disparate che il cliente ha.
Su Motosketches, questi vincoli me li metto invece volontariamente, nel senso che non disegno mai a “ruota libera” ma mi immedesimo nel ruolo dell’appassionato o del semplice utente, mi pongo delle domande e cerco di dare le risposte sotto forma di linee e colori. Se poi incidentalmente molti ci si ritrovano, vuol dire che ho una certa predisposizione ad “azzeccare” i gusti di chi ama le motociclette.
Il fatto che parecchi “pilucchino” qua e là certe idee e soluzioni, non mi infastidisce, non temo affatto che venga a meno la vena creativa; la forza del blog è proprio questa, l’esposizione libera delle idee senza stupide e ridicole gelosie.

2) Sul tuo profilo parli di "professione" e "passione", riferite al tuo ruolo di designer.
Quali sono state le tue esperienze formative a riguardo?
Quali invece quelle che ti hanno spinto verso il mondo delle due ruote?

Non ho mai pensato di fare altro nella vita, che stare in mezzo alle moto. Forse perché sono Romagnolo e qui la passione per la moto è nel DNA. Madre natura mi ha aiutato donandomi un certo talento nel disegno. Il resto è venuto con il tempo e la grandissima passione, che mi hanno portato a leggere, studiare e interessarmi di qualunque cosa avesse a che fare con le motociclette.
Ho fatto studi tecnici e ho frequentato anche Ingegneria senza però laurearmi.
L’incontro decisivo è stato quello con Massimo Tamburini, con il quale ho mosso i primi passi nel mondo delle moto “vere” e dal quale ho imparato come sono fatte davvero le motociclette e la differenza tra un designer di moto realizzabili e un disegnatore di “sciocchezze”!
Dopo sono venuti sette anni di Centro Stile Piaggio, poi Benelli, poi consulente per moltissimi Marchi sia nazionali che esteri, collaborazioni, etc. etc. Attualmente sono free-lance.

3) Per quali importanti Case e modelli hai lavorato o dato il tuo contributo?
Quali i lavori a cui sei più legato?

Per ragioni contrattuali non posso citare specificatamente i progetti a cui ho collaborato, però posso affermare che sono decisamente tanti. I modelli a cui sono più affezionato sono due fatti per un’Azienda Italiana.
Ho molti rimpianti per altri due progetti mai andati in produzione, ma della cui validità il tempo mi ha dato poi certezza, essendo poi usciti modelli dalle caratteristiche molto simili, ma di altre Case.

4) Quando inizi un progetto, che poi compare su Motosketches, quali sono le idee e le caratteristiche che tenti di seguire e ricercare?
Come comincia solitamente un lavoro?
Su cosa si basa la scelta della marca e del modello?

Quando penso ad un modello da proporre su Motosketches, prima di tutto penso al Marchio a cui è dedicato. Mi studio mentalmente la gamma, qual è il modello meno azzeccato, cosa manca nel range della Casa, cosa mi aspetterei data la tradizione e la storia di quel costruttore. Poi, presa la decisione, parto: in genere le linee generali “vengono” in poco tempo, poi è tutta una questione di aggiustamenti, di verifiche dimensionali e di armonizzazione del tutto.
Da pochissimo uso il PC (non l’ho molto in simpatia) per disegnare, ma prima operavo esclusivamente con il metodo classico: a mano con matite e pennarelli e la soddisfazione era certamente maggiore, ma mi sono a malincuore dovuto adeguare.
Spesso mi sento dire: ma come mai tu riesci a comprendere cosa vogliono i motociclisti ed invece alcune Case “sbagliano” modelli a ripetizione?
A tal riguardo ho la mia teoria, ma dato che non sarebbe lusinghiera per alcuni personaggi, preferisco tenerla per me!

5) Una cosa che mi colpisce, ogni qualvolta esce un tuo nuovo lavoro sul blog, è la descrizione che fai del prototipo. Ne apprezzo molto lo stile e, a mio parere, è davvero d'altri tempi; appartiene quasi ad una scuola passata, ma che io credo stia ritornando un po' in voga, in generale anche in altri mercati. E sono contento di ciò.
A che cosa ti ispiri?
Cosa immagini mentre scrivi lo slogan?

Devo dire che la parte più eccitante, del mio lavoro in generale e per i lavori per Motosketches in particolare, è l’immaginare cosa penseranno coloro che vedono quel disegno. La descrizione e lo slogan servono a far comprendere meglio a chi tra di loro è dedicata. Se disegno un modello classico, probabilmente al ragazzo di diciotto anni non piacerà subito, perché non ha memoria storica e cultura motociclistica sufficiente; magari se glielo spiego in due righe, forse fa una ricerca su internet e capisce il perché delle scelte stilistiche e tecniche.
Così per il patito del fuoristrada con le supersportive o il viaggiatore con le flat tracker: è una sorta di enfatizzazione che …aiuta a sognare.

6) In che modo, se avviene, le direttive professionali influiscono sull'esercizio stilistico svincolato dal lavoro?

Come ho già detto, le motociclette sono la mia vita e la mia passione.
Io metto sempre il massimo impegno sia che debba disegnare uno scooter economico per un cliente del Far East, una moto per bambini o un concept di superbike per Motosketches! Non riesco a dividere ciò che è per lavoro da ciò che faccio per piacere, e per tornare agli slogan: designer per professione e per passione.

7) Quali sono le caratteristiche, a tuo parere necessarie, che una moto deve possedere?
Hai mai pensato al progetto di una tua moto ideale?
Come la immagini?

Ho pensato spesso come tutti alla moto ideale, ma naturalmente gli usi più disparati e i gusti più eterogenei fanno si che ciò che è giusto per uno , non soddisfi affatto molti altri. Accontentare tutti è impossibile, ma una cosa la so per certo: se una motocicletta è esteticamente poco gratificante, per quanto bene possa andare o per quanto sia poliedrica, non avrà mai successo!
Marcel Dassault, padre dell’aereo da caccia Mirage, soleva dire: "se un aereo è bello, volerà senz’altro meglio".
È ciò che cerco di esprimere in campo motociclistico.

8) Che moto possiedi attualmente?
Quali modelli del presente e del passato metteresti in una tua classifica di gradimento?
Quali invece, degli attuali, reputi più innovativi per il grande pubblico?

Problemi di salute (schiena) mi impediscono attualmente di usare la moto, ma in passato ne ho possedute alcune. Per brevi spostamenti uso uno scooter YAMAHA ( che non ho disegnato io). Le moto più belle di sempre per me sono tre e tutte abbastanza recenti: la HONDA NR 750 Oval Piston, la HONDA RC 211 V Moto GP, la HONDA RC 212 V Moto GP 2007. Tutte disegnate da Mitsuyoshi Kohama, un genio.
Ma naturalmente me ne piacciono anche moltissime altre, la NORTON MANX, la MV AGUSTA F4, la DUCATI MONSTER, etc. etc.
Una moto innovativa sul piano concettuale attualmente non è presente sul mercato, ma d’altra parte il motociclista è in generale molto conservatore e non ama le rivoluzioni, preferisce una continua evoluzione di concetti ben conosciuti.
Trovo che la fantomatica MOTO AUTOMATICA, potrebbe essere un passo importante, ma al momento si è fatto solo confusione spacciando per Moto Automatica solo moto tradizionali con il cambio automatico, mentre alla base ci dovrebbero essere ben altri contenuti.

9) Al momento le Case storiche italiane (vedi Moto Guzzi, Moto Morini, etc.) non stanno passando un bel periodo; come pensi che la situazione possa evolvere?
Cosa ti augureresti per il futuro?

La crisi dei marchi citati è, a mio parere, dovuta ad una colpevole mancanza di prodotto.
Sia Moto Guzzi che Moto Morini, hanno operato scelte sbagliate riguardo ai modelli proposti. Guzzi per l’immobilismo ormai congenito che non la fa smuovere dal proporre sempre i soliti modelli da anni e anni, senza mai un prodotto per il pubblico giovane.
Moto Morini per non aver affatto capito quale fosse la collocazione del marchio, storicamente fatto da moto per un uso di raggio più ampio rispetto alla tipologia di nicchia proposta, perdipiù esteticamente non esaltante.
Naturalmente per queste ed altre Case la crisi economica Internazionale ha sicuramente giocato il suo ruolo. Come può evolvere la situazione? Cambiando totalmente il management con persone più capaci ed attente al mondo della moto.

10) Una mia curiosità da Guzzista: cosa ne pensi sinceramente dei tre modelli concept Moto Guzzi LM presentati durante l'Eicma 2009?

Mi piacciono molto tutti e tre e faccio i miei complimenti a Pierre Terblanche, i cui lavori in passato mi hanno invece lasciato piuttosto scettico. Devo dire altresì che spendere le poche risorse destinate a Moto Guzzi per delle Show Bike senza possibilità alcuna di entrare in produzione, invece che studiare prodotti “reali”, mi lascia interdetto.

11) Passando al discorso sportivo: secondo te vedremo mai Valentino Rossi in sella alla Ducati nel MotoGp, magari nella tua versione Martini?
Ti piace il calcio? Tifi per qualche squadra in particolare?

Valentino ….un mito!
Valentino su Ducati…..vincente? Leggenda.
Non penso che avverrà mai…..purtroppo!
Non seguo il calcio, ma simpatizzo per l’Inter (non mi chiedere la formazione però).

12) Ci sono dei marchi motociclistici per il pubblico o dei team sportivi con cui vorresti collaborare?

Mi piacerebbe il ritorno di MV AGUSTA nel Motomondiale e…..disegnarne la moto.

Grazie mille Oberdan per la disponibilità, io sinceramente spero che qualche marchio italiano prenda seriamente in considerazione i lavori che appaiono su Motosketches. Mi raccomando, continua a stupirci. Un saluto, a presto.

Grazie a te, a presto.



Qua il link a Motosketches, su cui ammirare i lavori di Oberdan Bezzi

giovedì 17 giugno 2010

NUOVA GARELLI ABBANDONA MOTO MORINI


La vicenda Moto Morini non è ancora giunta al termine.
Ultima notizia: la Nuova Garelli di Paolo Berlusconi, si chiama fuori dalla trattativa, mentre la Fiom è intenta ad esaminare una nuova proposta che dovrebbe arrivarle entro breve; pare che Stephan Franz, un imprenditore italo-canadese, sia seriamente interessato all'acquisto dell'azienda.
Entro il 30 giugno si dovrà giungere ad una conclusione, altrimenti finirà l'esercizio provvisorio e, in mancanza di una proroga da parte del Tribunale, i lavoratori finiranno in mobilità.
Continua la telenovela, con protagonisti i 57 dipendenti.


mercoledì 9 giugno 2010

IL SEGNO MODIANO


Il Segno Modiano è una mostra che ripercorre la storia della grafica pubblicitaria della nota azienda triestina, conosciuta per le sue famosissime carte da gioco, le cartine da sigarette e la cartellonistica.
Avevo visto un servizio a riguardo, all'interno del Tg3 regionale e poi due miei amici mi hanno consigliato vivamente di andarci, essendoci loro già stati e avendo apprezzato.
Il percorso della mostra si articola in tre diversi luoghi: Gorizia, Romans d'Isonzo (GO) e Monfalcone (GO).
Si comincia con Gorizia, presso il Palazzo Della Torre, che ospita Arte E Impresa Dal Liberty Al Déco: qua trovate numerosi manifesti pubblicitari e locandine, sia dell'azienda stessa che commissioni esterne, creati da artisti come Cambon, Orell, Sigon, Timmel, De Finetti, Bereny, Tibor, Bíró, Farkas. Inoltre, diverse confezioni e scatole di cartine da sigarette.
Lo stile parte dal segno ottocentesco, passa per il Liberty e il Déco, arriva al novecento, avvicinandosi a gusti futuristi e concezioni moderniste.

      

A Romans d'Isonzo, nella Sala Consiliare del Municipio, vedrete Lo Stabilimento Di Romans E La Fotografia: la fotografia appunto, un ramo dell'azienda meno conosciuto, nato nei primi anni del novecento e che ha contribuito a far entrare la Modiano nel settore della cartolina.
Ultima tappa a Monfalcone, presso il Palazzetto Veneto, è presente Creatività E Promozione In Cantiere con un'esposizione di manifesti pubblicitari di compagnie di navigazione, che partono dall'inizio del novecento: artisti come Sigon, Popi (Mariella Polli), Silvestri, Lamb, Ferenzi, Quaiatti, Klodic, hanno contribuito a creare il giusto design promozionale per compagnie del calibro Di Lloyd Triestino, Adriatica Navigazione, Cosulich Line, Flotte Riunite. Tantissime navi ritratte in stili diversi e inconfondibili.

   

Personalmente, la mostra mi è piaciuta molto, nonostante non sia riuscito a visitare la parte di Romans, in quanto chiusa la domenica; il Liberty, il Déco, il Futurismo, tutti stili che mi colpiscono e che posso definire i miei preferiti.
Un'epoca in cui l'arte grafica era davvero semplice, lineare e diretta; un esempio da seguire anche per le tendenze attuali.
Molto bella e ricca la prima parte della mostra, quella di Gorizia, più contenuta la terza, quella sulle navi; peccato, anche perché a me piacciono le rappresentazioni delle navi dell'epoca.
Nel complesso comunque, una stupenda iniziativa, considerando che è gratuita; inoltre, solo per gli appassionati, una raccolta di riproduzioni dei manifesti in omaggio.


  • Gorizia
    14 maggio/01 agosto 2010
    Palazzo della Torre
    Via Carducci, 2
    MAR-VEN: 10/13 - 16/19
    SAB-DOM: 10/19
    Lunedì chiuso
    0481 537111
    info@fondazionecarigo.it

  • Romans d'Isonzo
    29 maggio/01 agosto 2010
    Sala Consiliare del Municipio
    Via La Centa, 6
    LUN-VEN: 11/13:30
    LUN e MER: 16/18
    0481 966904-903
    info@comune.romans.go.it

  • Monfalcone
    05 giugno/01 agosto 2010
    Palazzetto Veneto
    Via Sant'Ambrogio, 12
    LUN-DOM: 16/20
    0481 494360
    galleria@comune.monfalcone.go.it


Qua alcune foto della mostra Il Segno Modiano
Qua il link all'azienda triestina Modiano

lunedì 7 giugno 2010

1° MEMORIAL FAUSTO CECHET


Si svolgerà a S. Andrea (Gorizia) il 1° Memorial Fausto Cechet, arbitro internazionale di boxe di altissima quotazione e Presidente del Comitato FVG della Fpi, morto all'età di 61 anni a causa di una devastante malattia.
Per ricordarlo, venerdì 18 giugno 2010, si sfideranno i pugili di quasi tutte le società del Friuli Venezia Giulia e quelli della vicina Slovenia, per un totale di 8 incontri.
La manifestazione è presentata dalla Società Pugilistica Triestina Pino Culot, in collaborazione con il Coni, la Fpi Fvg e la Krapez Promotion; avrà inizio alle ore 19 e si svolgerà presso il giardino della Trattoria Turri.
L'ingresso è gratuito.

venerdì 4 giugno 2010

MANCATA INTESA TRA NUOVA GARELLI E MOTO MORINI


La notizia risale a metà maggio circa e a quanto pare il futuro non è dei migliori per il marchio motociclistico Moto Morini.
L'incontro tra Nuova Garelli (di Paolo Berlusconi) e i sindacati, non ha portato a nessun accordo e il Tribunale di Bologna ha dichiarato il fallimento dell'azienda.
L'offerta - di 2,8 milioni di euro per acquisto asset materiali, immateriali, marchi, merci e semilavorati, escluso fabbricati (per i quali si pensava ad un affitto) e l'assorbimento subito di 20 dei 57 lavoratori (più oltre 20 aggiuntivi legati al piano industriale 2011-13) - non è stata accettata dalle rappresentanze sindacali.
La proposta non è stata messa per iscritto e la Fiom-Cgil di Bologna ha contestato questo, vedendosi poi rifiutare una controproposta riferita appunto al piano teorico, offerto dalla Nuova Garelli.
Il sindacato rimane comunque a disposizione per eventuali confronti e proposte.
Ora il destino della Moto Morini prevede tre soluzioni: l'esercizio provvisorio al fine di ricercare un compratore, la vendita fallimentare per soddisfare i creditori e i fornitori, l'asta.
Nei prossimi giorni, forse ci sarà una decisione.


giovedì 3 giugno 2010

36 ROOMS HOSTEL


Il 36 Rooms è un ostello che si trova a Berlino, nel bellissimo quartiere di Kreuzberg.
Ho pernottato là per 3 notti, durante un breve viaggio nella capitale tedesca. Insieme ad altre persone, ci sono capitato quasi per caso, dopo un'interminabile ricerca su internet; ci servivano 6 posti letto e in quei giorni era l'unico disponibile. Devo dire che ci è andata molto bene.
L'ostello è vicinissimo alla Görlitzer Bahnhof della U-Bahn - la metropolitana locale - in una posizione veramente centrale, sia rispetto al quartiere, sia rispetto al centro di Berlino, e a pochi minuti in metro dal vicino quartiere di Friedrichshain; grazie infatti agli efficienti mezzi pubblici, si raggiunge tutto con estrema facilità e velocità.
L'ingresso è al'interno di una zona più o meno chiusa al traffico e ci sono alcuni posti per poter parcheggiare; ottimo per noi, visto che ci siamo andati con un furgone e lo abbiamo potuto lasciare fermo lì per tutti e 4 i giorni.
Di fronte potete trovare il famoso Wild At Heart (locale con una programmazione live principalmente punk e rock'n'roll) e il particolarissimo Tiki Heart, bar in stile hawaiiano, con al piano inferiore negozio di abbigliamento e oggettistica rockabilly, psycho e punk.
A pochi passi c'è il grandissimo Görlitzer Park e ritornando verso la U-Bahn, incrociate la Oranienstraße, via con un sacco di locali, in gran parte in stile punk.
L'ostello, che si sviluppa su 4 piani, è decisamente ben curato e in stile antico: le stanze sono pulite e abbastanza vivibili, sono presenti degli armadietti. Noi, anche se in 6, abbiamo prenotato una stanza da 8 posti e devo dire che lo spazio a disposizione è stato più che sufficiente.
I bagni, in comune su ogni piano, sono puliti e comodi, come anche le docce.
Personale gentile e simpatico, comprensivo e tollerante verso la confusione fatta durante il rientro dell'ultima notte.
C'è un bar interno, presso la reception, che è praticamente aperto sempre e ha dei prezzi decisamente buoni; è presente anche una cucina, non molto grande. Ci si può connettere ad internet tramite la W-lan gratuita, o utilizzare dei terminali messi a disposizione sempre gratuitamente.
In 6, prendendo una stanza da 8 letti per 3 notti, abbiamo speso un totale di 50 € a persona, lenzuola e coperte incluse.
Ottimo per chi vuole un posto curato, pulito e accogliente per dormire, spendendo meno di 20 € a notte.



Qua tutte le informazioni per alloggiare al 36 Rooms