venerdì 30 ottobre 2009

CHUCK BISCUITS E' VIVO



E' notizia di oggi che il leggendario batterista punk Chuck Biscuits è fortunatamente vivo e sta bene.
Tutta la questione è nata dalla notizia data da un giornalista freelance, James Green Jr., che ha avuto uno scambio di email con una persona che lui presumeva essere Chuck Biscuits o sua moglie; essa stessa, che è ex moglie, è intervenuta smentendo tutto.
Un macabro scherzo quindi. Di cattivo gusto.
Sicuramente il giornalista ha sbagliato, in buona fede lasciatemi dire. Forse non ha fatto il suo mestiere in modo corretto, in questa circostanza.
Io ho cercato più elementi possibili appena ho ricevuto la notizia e tutto portava in quella direzione; ho deciso quindi di scrivere il mio post, mosso principalmente dall'essere fan colpito dal dispiacere per una presunta grandissima perdita. Ora, mosso dal piacere di aver appurato il contrario, cancello lo stesso.
L'unica cosa positiva che la notizia ha portato è stata l'enorme manifestazione di amore e rispetto per Chuck Biscuits.
Trovo inutile soffermarsi su eventuali considerazioni sull'informazione nell'era del "copia e incolla"; è internet e tutti ormai sanno che il rischio bufala è dietro l'angolo.

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giovedì 29 ottobre 2009

MANDELLO RIMANE LA CASA DELLA MOTO GUZZI



Circa una settimana fa Roberto Colaninno, presidente del Gruppo Piaggio, ha annunciato che il reparto produzione e assemblaggio della Moto Guzzi rimarrà nello storico stabilimento di Mandello del Lario; questa la conclusione di un incontro voluto al fine di trovare un punto d'incontro tra Piaggio, Comune di Mandello, Provincia di Lecco e Regione Lombardia, sul destino dello storico marchio italiano.
La dichiarazione ha preceduto i punti decisi durante la riunione: piano industriale di 12 milioni di euro per la ristrutturazione dei capannoni di Mandello, progettazione di nuovi modelli di motociclette da presentare nel biennio 2011-2012, trasferimento del reparto ricerca e sviluppo a Noale.
Bisogna dire che il piano proposto è lo stesso presentato due anni fa.
Rimangono preoccupanti comunque le situazione sugli esuberi: la Provincia di Lecco ha dichiarato che è già stata creata un'unità di crisi con il compito di affiancamento dei lavoratori che perderanno il posto alla Moto Guzzi, con la speranza di garantire loro un lavoro nel settore della moto e, magari, sempre all'interno del marchio, attraverso corsi di formazione.
Dopo l'incontro con le istituzioni, si attende l'incontro con le organizzazioni sindacali FIOM-CGIL, per definire la gestione degli esuberi.
Staremo a vedere.

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martedì 27 ottobre 2009

DROPKICK MURPHYS ALL'ALCATRAZ DI MILANO 25 GENNAIO 2010



AGGIORNAMENTO 27.01.2010 - LEGGI LA RECENSIONE DEL CONCERTO

Ho letto qualche giorno fa la notizia e non vedo l'ora che finisca il 2009.
Avete letto bene, dopo tre anni ritorna in Italia la più grande folk-punk-Oi! band del mondo, i Dropkick Murphys.
Attivi dal 1996 e con alle spalle moltissimi album, tanti singoli e alcuni split condivisi con altre band storiche e famose, sono ormai il gruppo che meglio riesce ad unire la tradizione celtica, il punk e l'Oi!; nel corso degli anni si sono evoluti, dal primo disco molto più street-punk, e ora la radice Irish è sempre più presente nei loro brani.
Da sottolineare le ultime collaborazioni con Spider Stacey dei Pogues e Ronnie Drew dei Dubliners, scomparso poi nell'agosto del 2008.
Le porte dell'Alcatraz di Milano si apriranno alle 19:30 e il concerto comincerà alle 20:30.
Il prezzo del biglietto va dai 26 euro, se comprato sul posto, ai 22 euro più prevendita se acquistato tramite i circuiti Ticketone o Vivaticket.
La serata è organizzata da Hub Music Factory.
Che dire, io non li ho ancora mai visti dal vivo e quindi entro qualche giorno mi comprerò il biglietto; quindi non esitate e non prendete impegni per la serata.


Qua il link ai Dropkick Murphys
Qua il link all'Hub Music Factory

venerdì 23 ottobre 2009

BANCA MEDIOLANUM APPROVA LO SCUDO FISCALE



Avevo già scritto un post inerente all'ormai famoso, o famigerato, Scudo fiscale.
Oggi ci ritorno grazie all'intervento di Travaglio ad Annozero, ieri sera; tralasciando tutto il discorso su pregi (pochi) e difetti del nuovo provvedimento, sono rimasto colpito da questa pubblicità apparsa su alcuni quotidiani italiani.
Nel rientro dei capitali precedentemente portati all'estero, le banche avranno un ruolo fondamentale, curando tutte le pratiche necessarie al fine di recuperare appunto i soldi frutto di evasione fiscale; ritengo scontato che i suddetti istituti di credito non opereranno gratuitamente, ma presumo applicheranno delle commissioni.
E' lecito pensare quindi che le banche riusciranno a trarre dei grossi profitti da queste transazioni.
Curioso il fatto che Banca Mediolanum sia in parte di proprietà di Silvio Berlusconi.
"Banca Mediolanum: costruita intorno a te"
Ma te chi?

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giovedì 22 ottobre 2009

TITANIC MEMORIAL CRUISE 2012



Scrivo questo post semplicemente perchè riguarda una delle mie passioni, il Titanic.
Famosissima è diventata la sua storia, un fenomeno che continua ad appassionare molte persone a quasi 100 anni dalla fatidica notte in cui si consumò una delle più grandi tragedie umane, quella tra il 14 e il 15 aprile 1912.
Proprio nell'occasione del centenario, la Miles Morgan Travel ha organizzato il
Titanic Memorial Cruise, una crociera che ripercorre lo stesso viaggio programmato nel 1912, da Southampton (UK) a New York (USA), passando per Cobh (IRL) e allungando per Halifax (CAN), dove sono state seppellite molte delle vittime del naufragio. Partenza l'8 aprile e arrivo il 20 aprile, prevista una fermata sul luogo del disastro nell'Atlantico durante la notte tra il 14 e il 15; possibilità di fare il viaggio di ritorno prenotando un aereo o continuando a navigare, aggiungendo un paio di tappe. Partenza il 21, arrivo il 29.
La nuova imbarcazione, la Balmoral, è stata costruita dalla Fred.Olsen Cruise Lines in collaborazione con gli Harland and Wolff, cantieri navali dove il Titanic fu costruito; l'agenzia promette grande lusso, animazioni e musiche in stile "Belle epoque", menù identici a quelli del viaggio originale.
Ovviamente il prezzo è rapportato, attualmente si parte da 2595 £ per arrivare a 5995 £, a persona ovviamente; già molte le cabine prenotate, ci si aspetta che i posti vengano esauriti velocemente.
Per non riprodurre troppo fedelmente il viaggio del 1912, è confermata la presenza di un sistema di allerta iceberg.
Per maggiori informazioni, cliccate qui.

domenica 18 ottobre 2009

TAPPA ALL'ACE CAFE


Eccomi di ritorno dalle brevi ferie e, come sperato, arrivo nuovamente in Italia a missione compiuta: sono riuscito a fare una tappa al leggendario Ace Cafe di Londra, dopo due giorni passati a visitare in lungo e in largo la capitale.
Che dire, il posto fa davvero un effetto strano, già avvicinandosi al parcheggio antistante si percepisce un'aria carica di storia e di fascino. Ma andiamo con ordine.
Dopo un veloce e doveroso passaggio contemplativo ad Abbey Road, ritorniamo al primo interscambio dell'Underground che poi ci porterà alla fermata di Stonebridge; il tragitto fino alla stazione dura circa una quarantina di minuti tra linea sotterranea e linea all'aperto, purtroppo è buio e fuori non si vede molto.
Arriviamo alla fermata e seguiamo le perfette indicazioni stampate direttamente dal sito web del locale; percorriamo qualche metro lungo la North Circular Road e ai bordi si notano dei cancelli con su delle sagome in ferro raffiguranti delle moto che corrono, già qui si percepisce un'atmosfera speciale.
Qualche altro metro e subito sulla destra appare l'Ace Cafe illuminato; una torretta più alta con l'orologio, le insegne, il parcheggio davanti con diverse moto parcheggiate e alcuni motociclisti che parlano tra loro.
Io entro in modalità "giapponese in Italia" e parto subito con una scarica di foto ai mezzi parcheggiati; la cosa che mi stupisce è che non sono neanche le 9 PM e il piazzale si dev'essere già svuotato. Questa sera c'è la finale della Brit bike night with Triumph ("Triumph of the year" grand final) + Royal Enfield OC e dovrebbe durare fino alle 11 PM; in realtà al nostro arrivo non sono rimaste molte moto.
Fotografo velocemente le Triumph più interessanti e scambio due parole col proprietario di uno splendido esemplare (presumo sia il vincitore); mi dice che vorrebbe prima o poi venire in Italia, magari in moto, e che anche lui da giovane aveva una Moto Guzzi.
Il tipo accende e parte.
A questo punto decido di entrare; l'emozione è forte davvero.


Il posto è tutto bianco-nero-giallo, un lungo bancone, parecchi tavoli e in fondo un palco con due Triumph e una Bsa in esposizione; il colpo d'occhio è micidiale, pensare che più di quarant'anni fa qui è nato un movimento. Che storia.
Chiedo gentilmente al barista se è possibile scattare foto e comincio a immortalare ogni singolo angolo; ogni cosa mi sembra interessante, dal pavimento, alle luci, ai menù, alle lavagne con su scritto quello che servono, alle spine della birra, alla cucina, ai tavoli, ai tanti motociclisti che sono presenti.


Proseguo fino in fondo alla sala, vicino al palco, e vedo un intero muro con riproduzioni di giornali e riviste dell'epoca che fanno riferimento alle gang, alle risse, alle motociclette veloci, alle giacche di pelle; una bomba.
Giro ancora lo sguardo e vedo l'angolo del negozio; c'è di tutto, maglie, felpe, toppe, spille, tazze, posacenere, adesivi, vecchie riviste specializzate, libri, proprio di tutto; dò un'occhiata veloce e decido di ripassarci dopo la cena.


Ci sediamo al tavolo, consultiamo il menù e ordiniamo; 48 GBP in quattro e un piatto che io non riesco a finire: bistecca, 2 uova, piselli, cipolla, patate, pomodoro grigliato. Una sfida impossibile, il tutto aiutato da una pinta di birra chiara.
Mi alzo in cerca del bagno; è al piano di sopra. Faccio le scale e subito trovo un corridoio che attraversa l'intero locale: è interamente tappezzato di foto e articoli che ricostruiscono la storia del Ace Cafe e dei movimenti dei Mods e dei Rockers. Perdo almeno una quindicina di minuti a osservare tutto e poi vado in bagno; entrarci è un vero abbaglio, le pareti sono prevalentemente a scacchi bianco-neri.
Ritorno al piano inferiore e mi fermo ancora un po' a contemplare l'ambiente circostante.
E' quasi il momento di andarsene e quindi ne approfitto per acquistare i souvenir dell'Ace: per un totale di una ventina di sterline, mi porto a casa maglietta, toppa e tazza da colazione. Sono tentato dal comprare il libro "Skins", poi penso che devo fare il biglietto per raggiungere l'aeroporto il giorno dopo.
Ritorno al tavolo, finisco la birra, ci alziamo e ce ne andiamo.


Una tappa fondamentale per un appassionato.
Al di là del discorso motociclistico, mi ha colpito il fatto di essere in un posto che chissà che vicende ha vissuto, che moto ha visto passare, che storie di gang e vita di strada ha generato; una cosa troppo affascinante, un viaggio in un periodo in cui la moto era strettamente collegata ad uno stile di vita. Condivisibile o meno, ma comunque pieno di significato.
Ritorno a casa con un sevizio fotografico, magari non di qualità eccelsa, ma sicuramente rappresentativo di quello che io ho provato visitando l'Ace Cafe.
Ora la speranza è di tornarci presto, magari in moto.
Potete trovare l'intero reportage fotografico qui.

domenica 11 ottobre 2009

FERIE ALL'ACE CAFE


Da domani sarò assente da Morte e Gloria per quattro giorni.
Recupero le ferie estive non godute, facendo una breve vacanza a Londra; ne approfitto così per visitare per la prima volta in vita mia il leggendario Ace Cafe.
Caso vuole che durante la mia permanenza si svolgerà il Brit Bike Night with Triumph ("Triumph of the Year" Grand Final) + Royal Enfield OC, il 14 ottobre; farò il possibile per essere presente e per portarvi un reportage della serata e del mitico locale, al mio ritorno.

sabato 10 ottobre 2009

LE VELINE REPLICANO A GAD LERNER


E poi dicono che in Italia non c'è libertà di informazione.
Se possono parlare pure loro...

venerdì 9 ottobre 2009

NOTHINGTON - ROADS, BRIDGES AND RUINS


Ecco qui finalmente il nuovo disco dei Nothington, band di San Francisco, uscito il 6 ottobre per la californiana Byo Records.
La band è nata nel 2006 dallo scioglimento degli Tsunami Bomb, quando Gabe Lindeman e Jay Northington hanno iniziato a scrivere nuovi pezzi e a suonare assieme, coinvolgendo Chris Matulich (ex Enemy You) e Mike Hicks, sostituito poi da Tony Teixeira.
Questo è il loro secondo disco, che segue il full-lenght All in (2007) e il 7" One for the road (2007); quello che potete trovare in questo lavoro è un ottimo miscuglio di sonorità punk e musica americana, intendendo strutture e modi di comporre che toccano il country, il folk, il blues e il rock americano. In tutto questo non voglio essere riduttivo e relegare la band alla solita copia dei Social Distortion, anche se molte recensioni lo fanno, che incontra Tom Waits; sia ben chiaro, la definizione ci sta, io però all'interno ci trovo molti passaggi e stacchi che arrivano dall'hardcore - melodico e non - e molte influenze portate da gruppi come Against Me! e Latterman.
Il tutto contribuisce a creare un suono decisamente potente e originale.
10 pezzi in totale che spaziano da brani veloci a lente ballate, il tutto condito da una parte vocale struggente, cantata con estrema passione e profondità; sia quando è principale la voce più rauca e disperata, sia quando subentra quella più pulita, ma molto incisiva.
Per ora i pezzi preferiti sono: Not looking down, Stop screaming, Sleep tight.
Bellissima la copertina.
In questo lavoro si nota l'evoluzione rispetto all'album precedente - già molto buono - ma senza stravolgere il senso principale della band; devo dire che in questi nuovi brani si ha l'impressione che il gruppo sia uscito un pelo dagli schemi, sicuramente un po' più canonici, di All in, introducendo arrangiamenti più particolari. Come dicevo però, mantenendo il proprio marchio di fabbrica bello stampato.
Un disco sicuramente da avere, io lo metto nella Top 3 del 2009; definisco il gruppo come rivelazione di questi tempi, in cui all'interno del genere punk rock molti sembrano fare la stessa e identica cosa, senza dimostrare o raggiungere la propria originalità.
Ora li aspettiamo in Europa a febbraio-marzo.


Qua il link dei Nothington
Qua il link della Byo Records

giovedì 8 ottobre 2009

BOCCIATO IL LODO ALFANO


Bufera ieri alla trasmissione di Bruno Vespa, in seguito all'intervento del Premier, in merito alla bocciatura del Lodo Alfano, che avrebbe dovuto garantire l'immunità temporanea alle quattro più alte cariche dello Stato.
Berlusconi smentisce oggi le dichiarazioni fatte ieri sera durante il collegamento telefonico a Porta a porta e ne approfitta per porgere le sue più sentite scuse alla Signora Rosy Bindi, specificando che la frase ritenuta offensiva era invece indirizzata al suo collaboratore, il ministro Angelino Alfano.
Corregge quindi il tiro dichiarando:
"E' sempre più bello che intelligente, il Signor Angelino Alfano"

mercoledì 7 ottobre 2009

DIPIAZZA METTE I BASTONI ALLA STAZIONE ROGERS


Ennesimo caso che sottolinea l'irascibilità del sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, e un certo accanimento nei confronti di tutto ciò che rappresenta un modo di fare cultura "diverso", in città.
Ieri stavo transitando davanti alla Stazione Rogers e subito ho notato il responsabile del posto che stava dialogando con dei vigili urbani, mentre altri di loro stavano perlustrando la zona attorno all'ex distributore di benzina; non ho prestato molta attenzione e ho proseguito dritto.
Preciso che la Stazione Rogers è oggi un nuovo centro polivalente di aggregazione e di divulgazione culturale, che durante quest'estate ha ospitato diverse serate musicali all'aperto, coinvolgendo istituzioni e associazioni pubbliche e private, e creando un polo alternativo in città, per chi voleva evitare la consueta mondanità triestina.
Oggi mi capita di leggere Il Piccolo, quotidiano locale, e trovo un articolo che spiega che il sindaco si è accanito sulla "discarica" e sulle "porcherie" presenti nel piazzale antistante il locale; il primo cittadino fa riferimento ai pallets accatastati, ai fusti un tempo utilizzati per contenere benzina e anche un container.
Io mi permetto di specificare che i primi due sono l'arredamento permanente della Stazione, che ogni giorno ospita i suoi clienti in questo modo diverso rispetto ai più consoni tavolini e sedie.
Il terzo, come dichiara il responsabile del locale, è "un container che ospiterà una mostra dedicata al bastone in tutte le sue forme"; evento che viene proposto per la seconda volta in città, in onore all'imminente Barcolana del prossimo weekend.
E la volta precedente, la stessa mostra si è svolta in altre due aree della città, in Piazza S. Antonio e in Piazza dell'Unità d'Italia; in quel caso nessuno si è lamentato, nonostante anche nella prima piazza il container fosse presente e, prima della manifestazione, il luogo sembrasse un cantiere. In una delle location più belle di Trieste.
Il sindaco non è nuovo a certi comportamenti.
Io personalmente trovo assurdo che ci si debba accanire su situazioni che possano portare benefici alla città o, allargando il punto di vista, su qualsiasi segnale che riesca a portare una ventata nuova, ma soprattutto diversa, in città.
E il video qua sotto lo testimonia.


lunedì 5 ottobre 2009

CONDONO FISCALE: "MI GIUSTIFICO"


Come sapete il presidente della repubblica Giorgio Napolitano ha apposto la sua sigla al cosiddetto Scudo fiscale.
Con questo post non voglio discutere sull'efficacia o meno del provvedimento e sui suoi eventuali effetti, politici o economici che siano; ammetto di non essere un esperto in economia e che le mie idee a riguardo possono essere solo il frutto di conclusioni tratte da diverse dichiarazioni, di vari esperti o politici di opposte fazioni, ascoltate e lette.
Mi limito a sostenere la mia contrarietà e poca fiducia a riguardo, dovute principalmente ad una tendenza, particolarmente italiana, ad affrontare i problemi ricorrendo ai cosiddetti condoni; questo è indicativo di come la nostra classe politica - qualunque essa sia - risulti impotente di fronte a determinate tematiche sociali. Di come la nostra italianità sia sempre più aderente al cliché che all'estero ci accompagna da tempo.
E sia ben chiaro, la mia non vuole essere semplice e retorica esterofilia o anti-italianità, ma mi rendo conto che il mio modo di pensare e il mio modo di agire sono sempre più differenti da quello che la nostra classe dirigente, rappresentante del nostro paese, vuole promuovere.
E' incredibile come, di fronte ad un problema, la risposta sia sempre una carezza e una pacca sulla spalla, con la promessa che non si ripeta più.
Lo stesso Belka, direttore del Fondo Monetario Internazionale, ha dichiarato che misure di questo tipo vanno adottate "soltanto in casi eccezionali" e "per disperazione", tenendo conto che maggiore è la loro frequenza, minore è la loro efficacia.
E' come avere una carrozzeria di un'auto con buchi di ruggine e, volta per volta, chiudere con lo stucco invece di rifare completamente la parte; con questo penso che in questo paese debba cambiare l'intero modo di pensare. Credo sia al limite dell'assurdo che una legge possa avere come effetto indiretto, quello di perdonare persone che hanno infranto la legge, facendo scontare la pena con una penale decisamente simbolica.
Avendo liquidato brevemente (spero) questa mia visione generale della situazione, voglio porre l'attenzione su un altro particolare che mi ha decisamente schifato, riguardo all'approvazione dello Scudo fiscale alla Camera: I sì sono stati 270 e i no 250.
In pratica si tratta di un'approvazione ottenuta con solo 20 voti di scarto. Ciò significa che, se l'opposizione fosse stata al completo, il provvedimento non sarebbe passato. Sono 279 infatti i deputati che non appartengono ai gruppi del Pdl e della Lega.
Tra gli assenti, 22 i deputati del Pd, di cui 11 in malattia, 6 dell'Udc, 1 dell'Idv:

l'Idv Aurelio Misiti, i Pd Ileana Argentin, Paola Binetti, Gino Bucchino, Angelo Capodicasa, Enzo Carra (motivi di salute), Lucia Coldurelli, Stefano Esposito, Giuseppe Fioroni, Sergio D'Antoni (che fa sapere di essere ricoverato in ospedale), Antonio Gaglioni, Dario Ginefra, Oriano Giovanelli, Gero Grassi, Antonio La Forgia, Marianna Madia (anche per lei motivi di salute), Margherita Mastromauro. Ed ancora: Lapo Pistelli con Linda Lanzillotta e Giovanna Melandri ("eravamo a Madrid per il Pd"), Massimo Pompili, Fabio Porta, Giacomo Portas. Nell'Udc gli assenti erano Francesco Bosi, Amedeo Ciccanti, Giuseppe Drago, Mauro Libè, Michele Pisacane, Salvatore Ruggeri.

Credo che in casi come questo, l'assenza possa essere giustificata solo in circostanze davvero gravi, moralmente parlando; ritengo che la responsabilità dell'approvazione della legge ricada su tutti questi assenti.
Come, a questo punto, la mancanza di fiducia nei confronti della classe politica, da parte di persone come me, che ancora desiderano credere in qualcosa. Il punto è che, tralasciando la maggioranza di governo, ci troviamo di fronte ad un'opposizione che non è più in grado di agire e di comunicare, senza per forza ricadere nello stereotipo della classica sinistra vecchia ed anacronistica.
Io, personalmente, non mi sento più rappresentato.

"BASTARDI!!! SE DOMANI QUESTA GENTAGLIA NON E' FUORI NON VOGLIO PIU' SENTIR PARLARE DEL PD" (commento di un utente di Repubblica, a seguito di un articolo sulla vicenda)