martedì 6 luglio 2010

ITINERARI TRA CARNIA, FRIULI E AUSTRIA


Durante la scorsa settimana, ho avuto il piacere di trascorrere cinque giorni in Carnia, territorio friulano a nord di Udine, che confina con il Veneto e con l'Austria.
Giornate al riparo dall'afa cittadina, che si sono rivelate sorprendenti per la quantità di posti visti e visitati; itinerari molto belli, scelti quasi per caso, che mi hanno permesso di osservare paesaggi stupendi. Il tutto a pochi chilometri dalla mia città natale.
Di seguito vi indico brevemente 3 itinerari che abbiamo percorso, purtroppo non in moto; mi sono ripromesso di tornarci il prossimo anno, spero con un mezzo nuovo.


Il primo percorso parte da Intissans (frazione di Verzegnis, paese conosciuto per la gara in salita), e porta fino a Vito d'Asio (PN), attraversando Sella Chianzutan (955 metri sul livello del mare) e Pielungo (PN), paese natale del Conte Giacomo Ceconi e luogo in cui si trova il suo castello.
Strade tutte verdi, vegetazione ovunque e tornanti continui; l'ideale in questa stagione, per fuggire dalla città e trovare zone abbastanza incontaminate.
Si prosegue poi per San Daniele e si risale in Carnia, passando per Bordano (paese delle farfalle) e Amaro.
Totale 106 km, senza autostrade.


Il secondo ci porta direttamente a Nord.
La direzione è Paluzza (ultimo paese prima dell'Austria); superato il paese, si attraversano due sue piccole frazioni e si comincia la strada che conduce al Passo di Monte Croce Carnico (1360 metri sul livello del mare), passaggio obbligato tra Italia e Austria, che si apre con una gigante elica dell'impianto energetico. Poi si scende, con punti di forte pendenza, fino al paese di Kötschach-Mauthen, dove si possono trovare delle bellissime piscine a pagamento.
Proseguiamo poi per Hermagor e il paesaggio è sempre più verde; diversamente dall'Italia, secondo me forse più "aspra", l'Austria è molto più "aperta". Immense distese verdi lasciano che l'occhio guardi molto lontano.
Qualche minuto di pausa per un panino lungo la strada, ci sono molte aree di sosta ben curate, poi si riparte verso Villach; lì ci tratteniamo poco, poi ci dirigiamo verso l'Italia passando per Tarvisio e Resiutta (di cui vi ho già parlato tempo fa). Breve sosta al Lago di Cavazzo, poi ripartiamo in direzione Intissans.
Totale 238 km, senza autostrade.


Il terzo, forse quello che mi ha colpito di più, si è sviluppato quasi per caso: siamo partiti da Intissans con l'intento di arrivare a Forni di Sopra, per trascorrere qualche ora al Dolomiti Adventure Park, un parco avventura con all'interno diversi percorsi di diversa difficoltà, da affrontare a parecchi metri da terra.
Fino a questo paese, strada normalissima in mezzo a paesi, come Enemonzo e Ampezzo, e a tratti ricoperti da vegetazione; qualche bella curva, piccoli tornanti e il passaggio attraverso il Passo della Morte, presso Forni di Sotto. Suggestivo.
Arriviamo al parco e ci stiamo per qualche ora (in seguito vi racconterò l'esperienza).
Poi ripartiamo alla ricerca di un posto in cui mangiare; decidiamo di pazientare e optiamo per raggiungere il paese di Sauris, percorrendo il Passo di Pura (1428 metri sul livello del mare). Strada bellissima, con grande apertura sul punto più alto, c'è anche una malga. Proseguiamo e arriviamo al Lago di Sauris, dove possiamo ammirare la grande diga (136 metri di altezza), dopo qualche galleria suggestiva, perché lasciate quasi naturali, non moderne.
Proseguiamo e raggiungiamo Sauris; un paese bellissimo, con grandi prati verdi, molto curato.
Io lo considero forse il più bel paese visto in questi giorni.
Decidiamo di pranzare (anche se sono le 4 di pomeriggio) presso lo spaccio del famoso Prosciuttificio Wolf; grissini, prosciutto crudo, birra artigianale Zahre, una crostata fatta con la farina di polenta. All'aperto, con vista dall'alto, su tutto il paese. Uno spettacolo. Vi parlerò anche di questo.
A malincuore riprendiamo il viaggio e ripassiamo per Ampezzo facendo un'altra strada; raggiungiamo la frazione Nonta di Socchieve per bere un caffè in una piccola e tipica osteria, poi visitiamo una bella chiesetta.
La prossima tappa è Raveo, paese conosciuto per i buonissimi biscotti, le Esse di Raveo.
Dopo essere andati alla ricerca di un vecchio monastero, che non abbiamo trovato, ci rimettiamo in marcia e ritorniamo a Intissans, passando per Tolmezzo.
Totale 134 km, senza autostrade.

Tre itinerari molto belli, altamente consigliati ai motociclisti, con gran parte della strada percorsa all'interno della Carnia, un territorio stupendo, che forse anche noi friulani non conosciamo benissimo.
Io mi sono posto l'obiettivo di riuscire a conoscerla bene tutta.
E poi consigliarvela.

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