Scrivo questo articolo per parlare di una delle mie passioni, la moto, e in particolare dello storico marchio italiano: la Moto Guzzi.
Inutile ricordare e sottolineare tutti gli eventi e i modelli che in passato hanno reso tanto celebre e desiderata l'Aquila, preferisco invece dare voce alla notizia che da tempo circola, quella inerente alla chiusura dello storico stabilimento di Mandello.
Il mio discorso vuole semplicemente evidenziare la problematica che, a mio parere, coinvolge l'intero modo di operare della leggendaria Casa: proprio per questo cito due modelli molto recenti che la Moto Guzzi ha presentato, la V7 Classic e la V7 Cafè Classic.
Che dire, a me personalmente le due bicilindriche piacciono molto, stilisticamente parlando.
Ovvio che c'è un forte richiamo ai due modelli che hanno reso famoso il marchio nel secolo scorso - non c'è quindi innovazione - ma a mio parere le moto sono azzeccate.
Il problema nasce poi guardando alcune soluzioni tecniche, come ad esempio la potenza del motore; chiaro che non siamo in pista e che quindi non dobbiamo cercare la prestazione ottimale, vero è che qualche CV in più non guasterebbe, per rendere le moto più divertenti da guidare e per andare a pescare in una fetta di mercato decisamente più giovane.
Tralasciando poi alcune rifiniture, che a detta di alcune delle migliori riviste del settore sono troppo grossolane e sarebbero potute essere realizzate in modo più accurato.
Tutto questo per invocare un possibile "ringiovanimento" dell'intero processo produttivo del marchio italiano, partendo dai progettisti e dai responsabili della comunicazione.
L'ultimo progetto interessante che io ricordo e apprezzo è stato la Bellagio, moto presentata nel 2007, che io ritengo davvero innovativa e con un motore davvero soddisfacente (per coppia e potenza); erroneamente definita "custom", è un ottimo incrocio tra questo segmento e quello delle "naked". Gran bella linea e capacità di colpire per la sua originalità.
Ecco, secondo me, si dovrebbe pensare in quell'ottica, tentando davvero di rilanciare il marchio, un po' prendendo come esempio quello che è successo alla Ducati.
In tutto questo ne approfitto per dare spazio al seguente comunicato:
"Le RSU della Guzzi, FiomlUilm e io Comune di Mandello hanno organizzato per sabato 19 settembre 2009 il Moto di protesta.Non si tratta affatto di un moto raduno ma di una chiamata vera e propria ai guzzisti di tutto il mondo, e non solo, ad unirsi contro lo smantellamento della Moto Guzzi che la Piaggio continua a dire di non volere fare ma che in invece continua gradualmente a fare. Sarà l'esito di un'estate di lotta che è già cominciata con le nostre azioni di contrasto e di sciopero volte a manifestare tutta la preoccupazione e il malcontento dei lavoratori verso l'atteggiamento di Piaggio, che si ostina a non riceverci per un confronto trasparente e definitivo sulle reali intenzioni in merito al futuro nostro e della Guzzi.
Ci troveremo sabato 19 davanti alla Guzzi per raccogliere le firme di protesta e poi ci avvieremo, con il Sindaco di Mandello in fascia tricolore, a Lecco con la carovana di moto sino alla sede della Provincia dove chiederemo al Presidente Nava di firmare la petizione di protesta. La giornata sarà poi scandita da iniziative musicali in piazza del mercato e dalla presenza di un testimonial di eccezione a sostegno della Guzzi.
Siamo costretti a ricorrere a questa giornata per dare ancora maggiore risalto alla nostra lotta e per sensibilizzare l'opinione pubblica sul pericolo della chiusura della Moto Guzzi che non significa soltanto la già di per sè drammatica perdita di posti di lavoro, in una fase aggravata dalla crisi economica, ma l'impoverimento complessivo di professionalità, passione dedizione al proprio lavoro che sono un patrimonio irrecuperabile per le nostre comunità e per il nostro territorio. La Moto Guzzi è nata e cresciuta a Mandello e con essa generazioni di mandellesi hanno dato vita ad un vero mito italiano, riconosciuto in tutto il mondo.
Colaninno ha sempre detto che il binomio Guzzi/Mandello è inscindibile come quello di Ferrari/Maranello. Bene. Lo prendiamo in parola. Se è vero quello che dice allora non dovrebbe nemmeno lontanamente pensare di trasferire la Moto Guzzi perchè così come la Ferrari viene prodotta a Maranello, la Guzzi deve esserlo a Mandello. Altrimenti il binomio e il raffronto a lui tanto cari cadrebbero immediatamente!
Auspichiamo un ampio coinvolgimento della cittadinanza tutta il 19 settembre, che sappiamo essere sempre vigile sulla fabbrica che l'ha resa e la rende famosa e che è consapevole che ogni decisione che riguarda la Guzzi riguarda Mandello perchè l'una senza l'altro, e viceversa, non avrebbero senso."
ORE 9.00 INIZIO RACCOLTA FIRME PETIZIONE
ORE 10.30 INTERVENTO SINDACO E SINDACATI
ORE 11.15 PARTENZA MOTO MANIFESTAZIONE
MANIFESTAZIONI DI PROTESTA IN MOTO DA MANDELLO A LECCO
(Prevista sosta presso l'Amministrazione Provinciale)
ORE 13.00 RITORNO A MANDELLO
ORE 16.00 INTRATTENIMENTO MUSICALE
ORE 21.00 PROIEZIONE FOTO VIAGGIO IN SUD AMERICA DI SIMONE MARCHETTI IN SELLA ALLA MOTO GUZZI
P.S. Possibilità di ristoro presso l'area attrezzata di Piazza del Mercato(in collaborazione con il grupo alpini di Mandello) dalle ore 13.00
Possibilità di campeggio in aree riservate
(Per motivi organizzativi e' gradita la prenotazione per questi due momenti)
Invitiamo a partecipare- con le loro Moto Guzzi- tutti gli affezionati ed appassionati "Guzzisti", ed insieme a loro tutti i motociclisti e i cittadini che vogliono sostenere la nostra lotta affinche' la storica fabbrica della Moto Guzzi rimanga a Mandello.
FIM-FIOM-UILM LECCO
Per informazioni/ prenotazioni:
Fiom Cgil Lecco- Fim Cisl Lecco via Besonda inf. 11 23900 LECCO
email: fiom@lc.lomb.cgil.it fim_lecco@cisl.itmotodiprotesta@libero.it
Tel: 0341/488233
0341/275600
Fax: 0341/283449
0341/275688
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