domenica 13 settembre 2009

...DI QUELLA VOLTA SENZA MONETINE IN TASCA


A grande richiesta di un mio caro amico, ripropongo un editoriale che scrissi un paio di anni fa per "Rockin' days webzine":

Stamattina mi sveglio con l'angoscia di mille cose da fare: per carità, non devo salvare il mondo dal prossimo attacco con la bomba H, non devo aiutare le 170000 anziane triestine ad attraversare la strada contemporaneamente e per fortuna non tocca a me trovare una soluzione alla siccità verso la quale andremo incontro nei prossimi mesi estivi. Siccità appunto; mi domando perchè continuino a fare mille servizi ai tg e speciali televisivi su questo problema informando e terrorizzando la povera gente, che a ora di pranzo trova "Gusto" rassicurante. Tanto poi alla fine l'acqua in tavola c'è uguale e chissenefrega se gli agricoltori raccoglieranno i frutti con qualche mese d'anticipo per il troppo caldo, io faccio il corriere e devo raccogliere e consegnare pacchi ogni giorno... E anche se manca l'acqua, in magazzino il distributore di Coca c'è comunque. Anche se preferisco la Pepsi dannazione...

Mille cose da fare. Devo andare in questura a ritirare un foglio che mi consente di lavorare attestando di "non essere stato dichiarato fallito e di non avere in corso procedure concorsuali" e di "non essere sottoposto a procedimenti per l'applicazione delle misure inerenti la lotta per la prevenzione della delinquenza mafiosa"; sul fallito non ne parliamo (troppo clichè), però il mondo mafioso mi ha sempre affascinato, la fedeltà, l'onore, le gang, il rispetto, i tirapugni, il baciamano... Sicuramente italo-americana. Mi accorgo che fa un po' clichè pure questo, però mi piace davvero, ve lo giuro. Sicuro di questi miei gusti personali, ritiro la carta e preferisco non rendere partecipe l'appuntato di quanto spacca De Niro ne "Il Padrino 2". Probabilmente non mi consegnerebbe il necessario foglio; non per indagare sulla mia cosca, ma per farmene un altro in cui dichiara che sono malato di mente. E poi hanno trovato Provenzano, ormai... Per non arrendermi gli accenno comunque un ammiccamento che solo noi eletti conosciamo; il graduato risponde! Fa parte della Famiglia, corrotto pure lui... Sorride, l'intesa c'è, me ne vado.

La seconda cosa interessante della giornata include il pagamento della seconda tassa universitaria in posta: sappiamo tutti come sono le Poste Italiane o quantomeno ci ricordiamo il jingle della tv, il colore giallo-blu mi angoscia, l'ufficio è pieno di anziani e la fila interminabile come al solito. Mai che capiti di essere il secondo o terzo e di riuscire ad uscire in fretta. Con questi miei problemi avviso l'impiegata che sta dietro alla cortina di ferro di vetro che il colore giallo-blu mi angoscia, lei mi guarda, non ha un'espressione (forse anche lei consumata totalmente dal colore giallo-blu che vede ogni giorno), paga per me l'università e rimane nella stessa posizone. Le chiedo di firmarmi due esami mancanti e lei esegue impassibile. Saluto il giallo-blu e me ne vado.

E' la mia giornata fortunata.

Come terza cosa devo trovare il tutor per farmi spiegare dove sono finiti due esami che devo ancora sostenere, che magicamente sono scomparsi dal calendario; molto probabilmente si sono esauriti pure loro come l'acqua che causerà la siccità. Immagino già dei servizi alla tv sui miei esami-fantasma e continuo a trovare rassicurante il distributore di Coca del magazzino. Prendo il telefono, chiamo l'università, mi dicono che l'orario di ricevimento del tutor è dalle 9 alle 13, io contento inizio a fantasticare sul fatto che questo fantomatico tutor avrà un vestito da supereroe; il simpatico segretario mi smonta subito dicendo di telefonargli per sicurezza perchè può non esserci visto che oggi è il 30 e magari fa ponte. Gli chiedo se è normale tutto ciò: mi dice che per legge dovrebbe essere presente, ma cosa vuoi... Siamo in Italia... Manca il ponte sullo Stretto, il tutor fa ponte... Lo chiamo, il telefono ovviamente suona libero. Non riesco ad arrabbiarmi più di tanto, l'avevo detto che il tutor aveva un vestito da supereroe e me lo immagino fra la Sicilia e la Calabria a compiere sforzi assurdi per collegare le due regioni. Riesco piuttosto a provare soddisfazione pensando alle migliaia di persone che non dovranno più prendere il traghetto per raggiungere l'isola o viceversa il continente, soprattutto con l'arrivo dell'estate. Poi penso che con la siccità non ci sarà acqua e mi domando a che servono tutti 'sti sforzi di una sola persona; che tra l'altro dovrebbe aiutare me. La Sicilia e la Calabria saranno un tutt'uno quest'estate! Poco importa. Sono felice, richiamo il tutor e lascio un messaggio in segreteria congratulandomi per il lavoro che sta svolgendo. Gli chiedo inoltre di avvisarmi quando ha finito che volevo sapere un due cose sugli esami. Speriamo non ci metta molto...

E poi in tutta sincerità l'università me l'ha pagata l'impiegata! Che oramai sarà diventata giallo-blu pure lei...

Torno a casa e per la strada becco il Kert, gli racconto la mia giornata; perplesso gli chiedo se è normale tutto ciò.

Mi dice che non mi va mai bene niente.

Una cara amica mi dice sempre che sono anziano, che ho sempre da ridire su tutto.

Io le rispondo ogni volta: "Non sono anziano, sono vecchio. C'è una bella differenza: l'anziano ormai è arreso, il vecchio continua a lamentarsi".

Secondo me questa differenza è fondamentale.

In tutto questo comunque continuo a trovare rassicurante il distributore di Coca del magazzino.

Poi però penso che preferisco la Pepsi dannazione...

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